Preparare il terreno è un’attività fondamentale in vista delle piantagioni di ortaggi. Adesso è un buon momento: in queste giornate, secche e senza gelo, si può senz’altro procedere alla preparazione del terreno.
Preparare un terreno incolto
Per preparare un terreno incolto, la prima cosa da fare è ripulirlo da eventuali rifiuti e dal pietrisco, e tagliare le erbe alte.
Se c’è un manto erboso da asportare, bisogna fare delle incisioni perpendicolari distanti tra loro 20 centimetri e profonde 3 centimetri, con una vanga ben affilata; poi si inserisce la vanga nel taglio e si solleva il tappeto per 3 centimetri di spessore, rimuovendo le zolle.
Si procede poi alla vangatura, che nel caso dell’orto dovrebbe essere una vangatura doppia: significa scassare il terreno per una profondità pari a due volte la lunghezza della lama della vanga. Questa operazione permette di estirpare completamente le radici delle erbacce perenni e rende più permeabili i terreni che hanno la tendenza ai ristagni.
Come preparare il terreno in base al tipo
Il terreno ideale per l’orto: è una miscela di sabbia, limo, argilla e humus. Se è combinata nel modo giusto, è facilmente lavorabile e necessita di poco fertilizzante. Per vedere se il terreno è buono, dopo averlo lavorato basta prenderne una manciata nel palmo e osservare se si sbriciola facilmente. Se non succede, probabilmente il terreno va corretto, di solito con letame o con un terriccio ricco.
Il limo: è un terreno morbido e soffice, ma è troppo sottile e privo di consistenza. Aggiungere terriccio o letame.
Il terreno sabbioso: è leggero e asciutto, e tende a impoverirsi con le piogge, quindi bisogna somministrare regolarmente piccole quantità di fertilizzanti e, in fase di preparazione, incorporare letame o terriccio.
Il terreno argilloso: è pesante e trattiene l’umidità; può essere ricco di nutrienti, ma va soggetto ai ristagni. Per alleggerirlo, si può aggiungere letame o terriccio, mentre per renderlo meno scivoloso conviene aggiungere ghiaia.
Il terreno calcareo: è leggero e tende a perdere sostanze nutritive, ma risulta anche duro da vangare. Va lavorato con terriccio, concime o torba, ed è sufficiente una vangatura singola. Anche in questo caso è consigliabile somministrare fertilizzante.
Il terreno torboso: acido e talvolta poco drenato. Di solito si procede scavando dei fossi e aggiungendo 300 grammi di calce per metro quadrato. Conviene anche spargere fertilizzante generico.