Come Seminare la Lattuga

Vi state preparando a seminare la lattuga? Io sì! Sta cominciando il periodo delle semine all’aperto, e continuerà, ogni 15 giorni, fino a luglio. Se seguirò i ritmi stabiliti, potrò avere lattuga fresca da giugno fino a metà ottobre.

Quando seminare la lattuga

La lattuga è una pianta annuale che cresce meglio in clima fresco e umido, per cui la semina può essere effettuata in diversi periodi dell’anno, a seconda delle condizioni climatiche della zona. In generale, si possono distinguere due periodi di semina principali per la lattuga:

Semina invernale: la lattuga può essere seminata in autunno o inverno, a seconda della zona climatica. La semina invernale è particolarmente indicata per le zone con inverni miti, perché consente di avere la lattuga pronta in primavera. In questo caso, si può effettuare la semina a partire da settembre-ottobre, in modo da garantire un tempo sufficiente per la crescita prima dell’arrivo della stagione calda.

Semina primaverile: la lattuga può essere seminata anche in primavera, a partire da febbraio-marzo, in base alle temperature della zona. In questo caso, si può seminare direttamente in piena terra o in vasi, utilizzando un terreno ben concimato e lavorato in precedenza. La semina primaverile consente di avere la lattuga pronta in estate.

In generale, per la semina della lattuga si consiglia di scegliere un luogo luminoso e soleggiato, ma non troppo caldo, e di mantenere il terreno umido e ben drenato. Inoltre, è importante scegliere la varietà di lattuga più adatta alle esigenze della zona e del periodo di semina.

Come coltivare la lattuga

Ho già scelto la posizione: il terreno è ricco, umido e leggero, ed è stato concimato durante l’inverno. Nei prossimi giorni comincerò a seminare la lattuga: seminerò metà filare per volta, in solchi profondi 1,5 centimetri e distanziati di circa 30 centimetri l’uno dall’altro.

Quando compariranno le prime due vere foglie, sarà il momento di sfoltire: asporterò le piantine più deboli, in modo che le rimanenti siano distanziate dapprima di 8 centimetri, poi di 15 e infine di 30.

Per il resto, mi limiterò a zappare regolarmente tra i filari, per mantenere il terreno ben aerato e libero da piante infestanti, e bagnerò nei periodi di siccità per non far inaridire il terreno. L’aspetto dell’innaffiatura va curato: una volta che si è cominciato a innaffiare, bisogna continuare con regolarità fintanto che il clima resta secco, altrimenti si rischia la fioritura prematura. Detto così sembra una filastrocca in rima, ma non va presa sotto gamba perché rende immangiabile la nostra lattuga: vengono prodotti fusti grossi, amari e non commestibili. Non c’è rimedio: se si verifica, la lattuga va estirpata ed eliminata. Per evitarla, oltre alla costanza dell’innaffiatura, bisogna fare attenzione a non piantare le lattughe troppo ravvicinate. Per dettagli è possibile vedere questa guida su come coltivare la lattuga.

Altri nemici temibili per la nostra lattuga sono le lumache, contro cui si possono usare dei prodotti specifici, e gli uccelli, che amano becchettarla quando è ancora giovane. Nella prima fase della loro crescita, quindi, di solito sistemo una protezione di rete per difendere le piantine. Quando arrivano a toccare la rete, tolgo la protezione: a questo punto, non risulta più appetibile per gli uccelli.

Poi, intorno a giugno, arriverà il periodo della raccolta! Al mattino presto, uscirò con un coltello affilato e taglierò la parte bassa del fusto. In seguito sterrerò ed eliminerò la parte rimasta in terra, e mi preparerò a una bella insalata rinfrescante!